Monte Genuardo

Bosco di Donna Carolina
Tra i paesi di Sambuca di Sicilia, Contessa Entellina e Giuliana si eleva il Monte Genuardo (m1180), un rilievo tabulare costituito da una successione sedimentaria carbonatica mesozoica formatasi a partire dal Triassico superiore. In prossimità della cima affiorano anche basalti sottomarini, le lave a cuscino (pillow lavas), risultato di effusioni di magma avvenute sul fondo della Tetide intorno a 135 milioni di anni fa. La Riserva Naturale Orientata Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco è stata istituita nel 1997 per tutelare il pregevole bosco misto di leccio (Quercus ilex), e querce del gruppo polimorfo della roverella (Quercus pubescens s.l.) che si sviluppa sull'altopiano sommitale digradante dolcemente verso nord. Il leccio prevale su terreni acclivi con rocce affioranti mentre le querce caducifoglie occupano suoli più profondi e meno acclivi. Alcuni esemplari monumentali di Quercus virgiliana (appartiene al gruppo delle roverelle) si trovano soprattutto isolati o in filare tra i campi coltivati subito a nord del confine dalla riserva. Alle querce si associano frassini (Fraxinus ornus) e aceri (Acer campestris), localmente anche i ciavardelli (Sorbus torminalis). La presenza di quest'ultima essenza arborea permette ai fitosociologi di inquadrare parte del bosco di ambiente fresco del versante settentrionale, nell'associazione Sorbo torminalis-Quercetum virgilianae, dell'alleanza Quercion ilicis.
Abbeveratoio del Pomo
Intorno all'abbazia di S. Maria del Bosco si può osservare un denso lecceto insolitamente governato a fustaia. Per i rimboschimenti forestali, che in quest'area sono molto estesi, sono stati usati soprattutto il pino d'Aleppo (Pinus halepensis) ed il Pino domestico (Pinus pinea). Sul versante meridionale si incontrano anche rimboschimenti di mirtacee esotiche come l'Eucaliptus camaldulensis. Le radure somminali intorno alla cima del Genuardo sono dominate da campi aperti e pascoli che in primavera offrono splendide fioriture di Orchidaceae e Iridaceae, tra cui l'Iris lutea. Tra gli uccelli è segnalato il falco lodolaio (Falco subbuteo) che vive in zone aperte vicino ai boschi, la Coturnice siciliana (Alectoris graeca whitakeri), associata alle coltivazioni estensive di graminacee e ai pascoli montani e il picchio rosso maggiore (Picoides major) nei boschi. Tra i mammiferi sono presenti la martora (Martes martes), la donnola (Mustela nivalis), l’istrice (Hystrix cristata) e la volpe (Vulpes vulpes). Gli anfibi includono il rospo smeraldino (Bufo siculus) e la raganella (Hyla intermedia). Interessanti per la fauna invertebrata d’acqua dolce (anostraci, ostracodi, copepodi ecc.), sono gli stagni temporanei, piccoli e numerosi sul versante settentrionale del rilievo. Dalla primavera all'autunno è facile osservare almeno cinque specie di mantidi (ordine Mantodea): Iris oratoria, Mantis religiosa, Ameles spallanzania, Ameles decolor e Geomantis larvoides. Tra le numerose specie di farfalle diurne incontriamo soprattutto i Satyridae Hipparchia briseis e Hipparchia statilinus, i cui bruchi vivono sulle graminacee, e la Nymphalidae Melitea didyma, la cui larva si sviluppa su piante dei generi Plantago, Linaria e Veronica. Splendidi coleotteri si possono incontrare nei querceti tra cui un grande cerambicida (Morimus asper) e il raro cervo volante (Lucanus tetraodon sicilianus).
Tremella mesenterica
Il bosco in inverno è molto umido e ricco di acque ruscellanti, funghi e soprattutto muschi e licheni. Tra i rametti caduti al suolo, è molto appariscente il piccolo fungo Sarcoschypha coccinea, chiamato tazzetta rossa per forma e colore, mentre tra i rami cresce la Tremella mesenterica, un fungo gelatinoso giallo trasparente.

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