Cala Firriatu

U "firriatu", in siciliano, è un recinto. Probabilmente il nome è riferito all'antico muro in pietra che chiudeva la stretta striscia di terra tra la parete di roccia a nord di contrada Sàuci-piccolo ed il mare. Oppure è riferito al "recinto" di faraglioni a mare di Punta Tannure, un cerchio di grandi blocchi caduti dall'alta falesia di Sàuci. Il luogo si trova alle pendici occidentali dei Monti dello Zingaro, poco lontano dalla località San Vito Lo Capo. Nuotare in questo specchio d'acqua (da alcuni ribattezzato banalmente "lago di Venere"), circontati da alte pareti di roccia, offre la suggestione di un paesaggio ancestrale. Uno di quei luoghi relitti, risparmiati dalle invadenti attività umane che l'anarchico camminatore e amante della vita selvatica, Thoreau, avrebbe probabilmente apprezzato. A monte di Cala Firriato, all'ombra di un'alta parete rocciosa è uno degli ultimi piccolissimi frammenti di foresta costiera di Sicilia e le sensazioni che offre, a noi umani di città, sono forti, per l'integrità naturalistica e la straordinaria ricchezza di specie vegetali ed animali.

Per una scheda naturalistica del sito vedi qui: https://murieta70.blogspot.it/2011/09/calafirriato.html