Molti sanno che sui Monti Sicani, a sud dell'abitato di Palazzo Adriano, affiorano due grandi blocchi di calcari bianchi a crinoidi del Permiano, risalenti a circa 280 milioni di anni fa. Meno conosciuti, ma altrettanto importanti per la storia naturale, sono i
calcari pelagici con selce di Pizzo Mondello che si trovano a poca distanza dalla vallata che ospita le note rocce del Permiano. Questi calcari sono considerati la successione sedimentaria più idonea a diventare la sezione stratigrafica di riferimento a livello mondiale per rappresentare il limite tra i piani Carnico e Norico del Triassico superiore. Il limite Carnico-Norico è stato stabilito dall'IUGS a 216.5 milioni di anni fa. Un gruppo internazionale e interdisciplinare di ricercatori ha compiuto per questo scopo accurati studi della successione pelagica che affiora a Pizzo Mondello seguendo un progetto dal titolo: “
Stratigrafia integrata del Triassico superiore: GSSP e sezioni ausiliarie in Italia”. L'IUGS è la Commissione Internazionale di Stratigrafia che ha per scopo principale l'istituzione della “
Standard and Global Geologic Time Scale”, una scala di eventi stratigrafici destinati ad essere riferimento mondiale per gli studiosi del settore. La
scala del tempo geologico si basa sulla definizione di unità cronostratigrafiche raccolte nella “
Standard Global Chronostratigraphic Scale” (SGCS) e sull'assegnazione ad esse di una durata in termini di milioni di anni. Per la definizione formale di un'unità cronostratigrafica della SGCS si sceglie un evento specifico, detto
marker event, che si verifica in un livello specifico di una specifica sezione stratigrafica. Il punto della sezione in cui si ritrova l'evento è detto GSSP (Global Stratotype Section and Point) dell'unità cronostratigrafica. Una sezione ideale per il GSSP è caratterizzata da facies (aspetto di una roccia in relazione all'ambiente di formazione) uniformi con abbondante contenuto paleontologico, riscontro di un segnale magnetico primario e possibilità di utilizzare una stratigrafia fisica. Le successioni ideali per l'istituzione dei GSSP sono quelle marine pelagiche perche hanno estensione globale ed i
marker events sono basati su fossili marini ad ampia distribuzione”. Vari specialisti studiano i campioni raccolti a distanza regolare lungo la successione sedimentaria, ciascuno per il proprio ambito di competenza e tutti i dati raccolti su
Ammonoidea,
Bivalvi pelagici,
Conodonti,
Palinomorfi, sulla
magnetostratigrafia e sugli isotopi stabili, sono integrati in una tabella di distribuzione ad alta risoluzione. Questo schema sintetico costituisce la base per la scelta del
marker event e degli
additional marker events e per verificare la loro possibilità di correlazione (confronto con successioni sedimentarie coeve). Nel Triassico superiore i continenti sono ancora riuniti in Gondwana e Laurasia, in gran parte già separati dall'oceano Tetide (vedi figura in basso), e le rocce di Pizzo Mondello erano fondale marino profondo, in un contesto generale, europeo e nord-africano, dominato da condizioni di mare poco profondo e ad elevata salinità. Gli organismi marini che in quell'intervallo di tempo hanno lasciato testimonianze fossili significative dal punto di vista stratigrafico sono stati soprattutto ammonoidi, bivalvi pelagici e conodonti. Gli stessi sono oggi i principali
gruppi sistematici di riferimento per la biostratigrafia del Triassico. La biostratigrafia è la scienza che si occupa di ordinare le successioni sedimentarie in base al loro contenuto paleontonogico. I bivalvi pelagici che caratterizzano il Triassico appartengono soprattutto ai generi
Halobia e
Daonella. La prima descrizione di
Halobia in Sicilia è di
G. Gemmellaro, che nel 1882 descrisse 12 specie. I Conodonti sono resti di vertebrati marini vissuti dal Cambriano superiore al Triassico superiore che sono stati preziosi per stabilire eventi biostratigrafici. Le Ammoniti sono un gruppo di Molluschi cefalopodi comparsi nel Devoniano inferiore, circa 400 milioni di anni fa, ed estintisi intorno al limite Cretaceo Superiore-Paleocene (65,5 ± 0,3 Ma). Per la loro diffusione nei sedimenti marini di tutto il mondo e la rapida evoluzione, le ammoniti sono eccellenti fossili guida utilizzati in stratigrafia per le rocce dal Paleozoico Superiore a tutto il Mesozoico. Le rocce di
Pizzo Mondello sono state raggruppate dai geologi nella Formazione Scillato. L' affioramento a Pizzo Mondello si estende lungo la valle del Torrente Acque Bianche. (le immagini sono tratte da wikipedia). A questi collegamenti trovate fonti, ed approfondimenti:
Approfondimento1 Approfodimento2
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