Pizzo di Valle del Fico

Meta classica dell'escursionismo invernale palermitano, il Pizzo di Valle del Fico è un rilievo calcareo alto 788 metri, la cui sommità è un'ampia sella erbosa scarsamente alberata ed estremamente panoramica: una terrazza su Palermo e la Conca d'Oro. Le rocce della sommità conservano una ricca flora rupestre tra cui, in piena fioritura invernale, si trova l'Iberis semperflorens L., una brassicacea endemica delle rupi calcaree della Sicilia occidentale. Il Pignatti, autore di un'opera monumentale sulla flora d'Italia, che per evidenti ragioni di spazio è solitamente estremamente conciso e distaccato nella descrizione delle piante, per l'Iberis semperflorens si dilunga più del solito e nelle note scrive: “Questo gioiello della flora siciliana è accentrato in stazioni rupestri delle quali costituisce splendido ornamento”. Insieme all'Iberis si notano i cespugli emisferici dell'Euphorbia bivonae in piena vegetazione. I versanti settentrionali presentano anche un'importante  ricrescita del leccio e di altre essenze mediterranee all'ombra del rimboschimento forestale. Seguendo le creste si più arrivare a Cozzo Orecchiuta, ma il percorso è privo di sentiero.
Il Pizzo di Valle del Fico domina da nord la valle omonima che è la più evidente discontinuità nella catena di rilievi che dalla Pizzuta, m1333 a Monte Grifone m832 chiude a sud la Valle de Fiume Oreto. La Valle del Fico devia verso il fiume Oreto una minima parte delle acque che interessano l'ampio altopiano carsico che si estende tra le valli dei fiumi Eleuterio ed Oreto. Sulla sommità si apre anche l'ingresso di un pozzo carsico profondo circa 50 metri: U Cannacu di Valle del Fico.

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